ATTENZIONE: state visitando il sito dell'edizione 2016. La nuova edizione si trova all'indirizzo www.remtechexpo.com.

 
 
Logo coast 21-22-23 SETTEMBRE 2016
QUARTIERE FIERISTICO DI FERRARA
Orario di apertura: 9.00-18.30
 
   
 

International Project

PREMESSA

 

I punti di forza che fanno di RemTech una fiera innovativa, capace di coniugare idee, prodotti, progetti e soluzioni con momenti dedicati all’incontro fra domanda e offerta, comprendono in primis la promozione degli strumenti tecnologicamente più avanzati, la selezione dei partner più esperti, la formazione degli operatori, la condivisione delle esperienze virtuose e l’apertura di nuove strade verso i mercati emergenti, sia sul piano nazionale che internazionale.

L'area espositiva, altamente qualificata, presenta anche quest’anno alla community di RemTech i prodotti e i servizi di eccellenza delle aziende italiane e straniere. Sessioni congressuali con relatori affermati a livello internazionale, corsi di formazione permanenti, incontri tecnici promossi dagli espositori, prove pilota e dimostrazioni scandiranno il programma della manifestazione, particolarmente ricco e articolato.

Un appuntamento di rilievo è costituito dalla terza edizione della RemTech Training School, National e International, focalizzata sulle tecnologie innovative, con la presentazione da parte delle aziende dei casi applicativi più interessanti e delle migliori tecnologie, e il coinvolgimento dei buyer stranieri più importanti.

Incontri bilaterali, tavole rotonde esclusive e presentazioni mirate saranno appositamente organizzate nell’ambito delle delegazioni straniere (buyer), con l’obiettivo di creare e sviluppare concrete occasioni di business per le aziende.

 

OBIETTIVI

 

I Paesi coinvolti nel progetto di internazionalizzazione di RemTech (Paesi target) rispondono a requisiti precisi, ovvero un elevato “stress” ambientale, dovuto alla presenza di attività industriali di varia natura (industria pesante, raffinerie, miniere, discariche, etc.), un'economia in forte crescita e la promozione e l'incremento di azioni volte alla tutela ambientale e sanitaria.

RemTech ha consolidato i rapporti con numerosi Paesi target, con i quali sta definendo nuovi accordi, volti a supportare le imprese espositrici. Essi sono: Russia, Bielorussia, Cina, Sudafrica, Turchia e Romania. 

 

PAESI TARGET

 

Russia

 

La politica ambientale è, in Russia, un argomento di grande attualità ma, nonostante la crisi economica e la realizzazione di vari programmi di tutela, il livello di inquinamento rimane elevato: in decine di città, supera le soglie fissate dalle norme sanitarie, e nei bacini artificiali, la qualità dell'acqua – ad uso sia potabile che irriguo – è spesso non conforme alle leggi, tanto che il Paese è al quarto posto al mondo per contaminazione delle acque

Per allinearsi agli standard europei, negli ultimi tempi la Russia ha emanato una serie di disposizioni sulla riduzione, la gestione, lo smaltimento e il riciclaggio dei rifiuti civili e industriali, sulle bonifiche di suoli e acque, e sul rilancio delle aree inquinate. In particolare, la Fondazione “The National Еnvirоmеntаl Management and Cleaner Production Сепtеr for Oil and Gas Industries”, cui partecipano la Gupkin University Oil & Gas e UNIDO (United Nations Industrial Development Organization), sta predisponendo, per conto del Governo della Federazione Russa e della Duma, manuali e linee guida per l’applicazione delle BAT (Best Available Technologies) ai principali e più inquinanti settori industriali (estrazione del greggio, raffinazione, miniere, potabilizzazione e smaltimento rifiuti).

Con la Fondazione, nel 2015 RemTech Expo ha siglato un Protocollo di collaborazione, per pianificare in Russia azioni congiunte di formazione e promozione nel campo delle bonifiche dei suoli e delle acque. 

Inoltre, la ratifica della Convenzione di Stoccolma da parte della Federazione Russa ha reso urgenti alcuni interventi di riduzione dei POP (Persistent Organic Pollutants). E anche le attività di bonifica dei sedimenti e delle acque di falda registreranno, nei prossimi anni, un incremento, a causa di situazioni particolarmente critiche, come l’emergenza dell’inquinamento da fenoli del lago Baikal.

 

Bielorussia

 

La Bielorussia è caratterizzata da una scarsa densità̀ demografica e da un’ampia superficie, coperta da paesaggi naturali, foreste e zone umide.

Il degrado del suolo, l’inquinamento delle acque superficiali e sotterranee, la gestione dei rifiuti e la contaminazione radioattiva conseguente all’incidente di Chernobyl (1986) sono alcuni dei principali problemi ambientali che la affliggono.

Minsk vuole ridurre le distanze tra la propria legislazione ambientale e quella europea, e la Bielorussia è, infatti, l’unico stato dell’Europa orientale ad aver inserito l’ambiente tra le priorità̀ dei tre settori di cooperazione bilaterale, nel quadro del programma indicativo pluriennale "Europa Aid". L'esecutivo ha, inoltre, da poco definito il piano economico "2030 Strategia nazionale dello sviluppo sostenibile", che traccia la road map dei prossimi 15 anni, compresi la bonifica dei terreni inquinati lontani da Chernobyl e la privatizzazione di servizi quali la gestione e lo smaltimento dei rifiuti.

 

Cina

 

Le tecnologie ambientali rientrano tra i sette ambiti cardine sui quali il Governo vuole impostare una crescita sostenibile e il green figura nel "Catalogo per gli investimenti esteri" agevolati dalle autorità pubbliche. In questo senso, la remediation, malgrado gli elementi di complessità, legati all'elevata frammentazione delle competenze e alla proprietà esclusivamente statale dei terreni, può costituire un'opportunità. 

L'inquinamento dei terreni e la produttività agricola, la salute e la qualità della vita, finora oscurati da anni di boom economico e dagli allarmi smog e contaminazione acque, versano in condizioni drammatiche e sono sotto i riflettori dei media, anche per via dei recenti scandali alimentari (come gli alti livelli di cadmio riscontrati nel riso venduto nella metropoli di Guangzhou). Tra le ultime vittime, centinaia di studenti di una scuola della Cina orientale, ammalatisi a causa delle tossine sprigionate da un ex sito produttivo di pesticidi. Chen Jining, Ministro dell'Ambiente, ha affermato che l'indagine promossa su tutto il territorio nazionale dopo l'incidente, per identificare le aree inquinate da metalli pesanti, prodotti chimici e altre sostanze tossiche, dovrebbe dare il via a un piano a lungo termine che prevede lo stanziamento di decine di miliardi di yuan per le bonifiche dei suoli e delle acque. Non è da escludere, tuttavia, che i dati reali restino ancora per un po' segreto di stato, dal momento che potrebbero identificare le multinazionali come responsabili e dare il via a richieste di ingenti risarcimenti.

Nel 2015, RemTech ha ospitato una delegazione in rappresentanza del Science and Technology Talent Education Center of Zhejiang, dell'Environmental Science Research and Design Institute of Ningbo, dello Zhejiang Provincial Science and Technology Exchange Center with Foreign Countries, della Hangzhou Municipal Science and Technology Commission e dall'Environmental Supervision Group, del Dipartimento Ambientale della Provincia dello Zhejiang e di altre istituzioni del settore ambientale. Le aziende espositrici hanno presentato ai delegati un know-how di eccellenza, prodotti e servizi di livello elevato in materia di bonifiche dei suoli e delle falde, e per la gestione del territorio, con l’obiettivo di creare opportunità imprenditoriali d’internazionalizzazione. 

 

Sudafrica

 

Il Sudafrica è un Paese moderno, in costante e stabile crescita, la cui economia domina sul continente africano sub-sahariano.

Il problema ambientale oggi più sentito è legato alla diffusa contaminazione derivante dai siti industriali e soprattutto dallo sfruttamento delle tante miniere esistenti – in attività o abbandonate –, specie per la presenza di metalli nelle acque superficiali e di falda.

A partire dal 1998, il Governo sudafricano ha avviato numerosi progetti e politiche di sviluppo ambientale e delle fonti di energia rinnovabili, come l'accordo firmato tra la nascente Università di Kimberly e quella di Ferrara, e la missione sulle green technologies della Regione Emilia-Romagna. 

La realtà sudafricana si presenta, quindi, come particolarmente favorevole per le società italiane specializzate nelle bonifiche dei siti contaminati. Anche in questo caso, RemTech Expo approfondirà i rapporti esistenti, per valutare le prospettive di business per le imprese espositrici.

 

Turchia

 

L'alto tasso di crescita della popolazione comporta massicci flussi migratori dalle zone rurali verso le città industriali  specialmente Istanbul, Izmit, Izmir, Adana e Mersin e forti impatti sull'ambiente. L'urbanizzazione non programmata, con l'uso a scopi urbani di terreni agricoli fertili, ha prodotto la salinizzazione, l'erosione del suolo, l'inquinamento atmosferico (specie nelle aree urbane) e delle acque superficiali (causato dai prodotti chimici e dai detergenti), la deforestazione e le possibili fuoriuscite di petrolio e di gas dalle 10.000 navi che ogni anno attraversano il Bosforo.

Le priorità di Ankara consistono, perciò, negli impianti di trattamento delle acque reflue, nella gestione dei rifiuti solidi e nella conservazione della biodiversità, ma nel 2015 la normativa si è arricchita anche di una legge sulle bonifiche (“Regulation on controlling soil pollution and point-source polluted fields”), che lo scorso anno, alla Fiera di Ferrara, due esponenti del Ministero dell’Ambiente turco hanno illustrato alle aziende in un workshop dedicatoTradotta in cifre (stime dello stesso Ministero, in collaborazione con l’Unione europea), l'emergenza ambientale potrebbe tradursi, di qui al 2025, in investimenti per oltre 70 miliardi di euro, tra trattamento delle acque reflue (38 miliardi), armonizzazione del comparto industriale con le normative Ue (14 miliardi), trattamento e riciclaggio dei rifiuti solidi (13 miliardi), e lotta all’inquinamento atmosferico (3 miliardi).

 

Romania

 

RemTech sta lavorando per rafforzare i rapporti istituzionali avviati durante la scorsa edizione, con l'obiettivo di costruire nuove e consolidate occasioni per i propri espositori. Punta a ospitare alla Fiera di Ferrara alcuni importanti delegati di autorità ambientali rumene, quali il Ministero dell'Ambiente e l’Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (le due principali istituzioni coinvolte nei progetti di monitoraggio e di bonifica), e a organizzare un workshop sulla legislazione rumena in materia di siti contaminati e sul finanziamento di azioni di remediation.

In Romania, oltre venticinque località e piattaforme industriali sono state classificate come "zone fortemente inquinate" – e quattordici sono considerate "punti caldi" –, a causa della presenza di aziende che generano fattori inquinanti con un impatto molto grave sulla salute ambientale, compresi il suolo e il sottosuolo.

Le maggiori fonti di contaminazione del suolo sono l’estrazione di olio industriale, i trasporti e il petrolchimico, la lavorazione dei minerali, le industrie estrattive e metallurgiche, quelle chimiche, alimentari e farmaceutiche, e le discariche. I principali contaminanti sono rappresentati da diversi tipi di idrocarburi, metalli pesanti e sostanze chimiche pericolose, utilizzate nell'industria chimica. Dal punto di vista tecnico, la contaminazione proviene più da vari tipi di impianti industriali interrati che dalle deposizioni atmosferiche.

Le potenzialità dei siti rumeni storicamente contaminati  l’inventario dei quali è in fase di approvazione  è elevata e le opportunità di business sono reali.



 
     
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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